Le foglie svolazzavano allegramente portate dal vento sul viale dell'Università. La sera era arrivata. Giorgio entrò a passo sicuro dal portone della biblioteca, un saluto bonfochiato lo accolse. Il custode si era assopito ed era stato svegliato dai suoi passi.
- Buona sera - rispose Giorgio, e si avviò verso il corridoio che portava alle sale di lettura. Le luci erano già quasi tutte spente, tutto era più silenzioso del solito. Attraversò una sala e si introdusse in
un'altra...ancora silenzio e luci basse, solo pochi pochi lettori ormai si attardavano. La biblioteca avrebbe chiuso fra 10 minuti. Finalmente trovò ciò che cercava...due lunghe gambe che stavavo in bilico su una scala a sistemare vecchi tomi ingialliti. Si avvicinò silenziosamente...posizionandosi proprio sotto. Una rapida occhiata per capire che in quella sala non ci fosse più nessuno e la consapevolezza di poter agire indisturbato. Attese qualche attimo...lei iniziò la sua discesa...al terzo gradino ebbe un fremito...Due mani le stavano accarezzando voluttuosamente le cosce sollevandole la gonna. Avrebbe voluto gridare, ma qualcosa la trattenne... un profumo familiare. E fu un bene. Si girò sulla scala per guardare il faccia il padrone di quelle mani. Allargò un sorriso che le illuminò gli occhi e sussurrò tra i denti:- Ma sei impazzito? ma poteva esserci qualcuno... - Ma sorrideva, proprio non gli riusciva di essere dura. - Tesoro mio ma lo sai che quando ti vedo su questa scala perdo la ragione! -- Ma dai, non siamo più due ragazzini, su, contegno! Tra due mesi vado in pensione, non vorrai mica farmi licenziare giusto ora? - Sarebbe bello festeggiare il nostro anniversario qui, come i primi tempi -- Qui? sei impazzito?! - Shhhhhhhh - vieni qui...dietro questo scaffale nessuno se ne accorgerà- le disse prendendola per un braccio. Gli ultimi lettori erano andati via... il custode s'era assopito di nuovo...fuori le foglie danzavano leggere nel vento dolce dell'autunno...