giovedì 4 settembre 2008

Insane passioni


Le sei del pomeriggio di una fredda giornata d'autunno, poca gente in strada, il sole già oltre i palazzi più alti che fanno ombra nella piazza semideserta. Anche le altre commesse, come lei frustrate dalla noia, quasi come se facessero a turno, uscivano fuori dalle vetrine a fumare. Fra il frastuono assordarde del traffico del centro, sentì flebile il suono del cellulare. Era lui. Era l'oggetto dei suoi pensieri un po spettinati che aveva in quel momento. Una passione insana che la rendeva felice e la consolava degli anni che passavano.
Alle otto di sera finalmente Caterina potè chiudere il negozio e con la macchina si diresse verso casa. Aveva voglia di scrivere il tumulto dei suoi folli pensieri che si aggrovigliavano nella testa, aveva voglia di scrivergli tutte quelle sensazioni che ogni volta provava e che restavano incollate alla sua bocca.
Appena entrata tirò via la giacca sul letto, si tolse le scarpe che le dolevano e accese il pc. Guardò lo schermo come se dentro ci fosse il suo mondo, apri la pagina della mail , fece un lungo respiro e scrisse...

"Mio dolcissimo amico,
E' una strana emozione che si rinnova ogni volta che dico "pronto!". Hai ragione... non sono rilassata, mi trema la voce e pure le gambe. Non credo che questo sia amore ma ci assomiglia parecchio.
Non so se anche tu ricordi ancora la prima volta che ci leggemmo in chat, tra uno scherzo e una battuttaccia capiì subito il senso della tua solitudine, quel tuo essere sfacciatamente chiaro e nello stesso tempo un po' ombroso e scontroso. Ricordo la tua prima telefonata, mai mi sarei aspettata una voce così... mi accarezzava l'anima ... coccolando il mio "io". Non abbiamo mai parlato di amore o di sentimenti, ma delle nostre vite, dei nostri problemi e di tutte le insoddisfazioni che inevitabilmente ci hanno avvicinato pian piano. Quando sentivo che eri particolarmente giù di corda era bello cercare di farti sorridere con qualche battuta o ammiccamento. Poi questo gioco ci prese "la mano"...inavvertitamente , e ci ritrovammo a raccontarci le nostre fantasie per telefono. Era la prima volta per tutti e due, almeno tu dicesti così, e in fondo mi piacque crederlo, come se questo gioco fosse il primo amore. Da quella prima volta, un po' impacciati, ne è passato di tempo e di tempo ne passava anche tra una telefonata e l'altra, ma come vedi siamo ancora qui,a raccontarci di noi e a dividere un po' dei nostri piaceri, che magari prima ci concedevamo in solitudine. Nell'ultimo mese ti ho pensato spesso, nelle mie notti insonni popolate dalla voglia di averti per davvero, di sentire l'odore della tua pelle, di ascoltare l'affannarsi del tuo respiro, di gustare il sapore della tua bocca, di sentire le tue mani prepotenti sui miei fianchi e il peso e il calore del tuo corpo sopra il mio. Ma so che tutto questo non accadrà mai, e forse se accadesse non sarebbe così travolgente come ce lo immaginiamo adesso. E allora non mi resta che sognare di averti disteso sul letto davanti a me, che mi guardi mentre mi spoglio piano piano e ti vengo addosso, lasciandoti piccoli baci sulla fronte e sulla bocca. Con piccoli morsi sul collo scenderei ancora più giù, strofinando avidamente il mio corpo nudo sul tuo, sorridendo felice dei sussulti che questo provoca... baciandoti a lungo e frugando con le mani dappertutto, fino allo sfinimento. Guardarti diritto negli occhi mentre il tuo io esplode nel mio io e gridare, libera da ogni tabù, il tuo nome, fino a che la voce diventa roca.. il respiro si allunga... i muscoli si rilassano, il corpo si affloscia dolcemente contro il tuo. Gli occhi si chiudono...la mente si annebbia...domani potrò sognarti ancora. Questa sono io, spogliata di ogni pudore."

Un lungo respiro...contò fino a tre...schiacciò l'invio e sospirò ancora.

3 commenti:

intrigantipassioni ha detto...

(...) so che tutto questo non accadrà mai, e forse se accadesse non sarebbe così travolgente come ce lo immaginiamo adesso (...)

... Mi paice questo pensiero... credo che spesso sia proprio cosi'.... L'immaginazione porta molto piu' di sensazioni vere che di persona possono affievolirsi... Diciamo che non e' sempre cosi', pero'... ci sta.

... Molto stuzzicante questo racconto, complimenti... ;-)

Lucia Cirillo ha detto...

Magari sarebbe ancora più travolgente...perchè precludersi questa possibilità in ragione di una delusione soltanto ipotetica...
;)))

ladyoscar ha detto...

bello questo blog... ci tornerò
un po di sana evasione non guasta mai
ladyoscar